lunedì 28 marzo 2011

E i pappagalli stanno a guardare



Anche loro in nervosa attesa di quello che verrà. Ci saranno punti agevoli di decollo e atterraggio? Qualche cavità in cui ripararsi, fare il nido e crescere la prole? Pianteranno magari qualche nuovo albero da frutta? Basta coi mandarini selvatici. Ci sarà qualcuno che ci lascerà qualcosa sul balcone? Non è che poi metteranno quelle fastidiosissime punte sui cornicioni?

Per lo meno, loro, non devono preoccuparsi della vista mare.




sabato 26 marzo 2011

Incontri in cantiere

Pochi giorni fa si è svolto un incontro in cantiere tra il Comitato e i costruttori. E' stata l'occasione per avere un riscontro sull'andamento dei lavori ed esporre alcuni problemi emergenti: il rumore, a volte oltre le 18, la scarsa illuminazione delle vie che si affacciano sul cantiere, e, soprattutto, alcuni danni ad abitazioni circostanti a seguito della posa dei tiranti per le fondazioni previste per fine luglio. Abbiamo rilevato uno spirito amichevole e collaborativo da parte dei costruttori, con l'impegno a incontrarsi periodicamente per discutere insieme i problemi che via via emergeranno. Ci è stata consegnata una copia della planimetria che potete vedere qui (e vedere meglio facendoci click sopra), e infine siamo stati invitati a elaborare un documento per le sistemazioni esterne da poter poi sottoporre a loro, a tempo debito, verso fine anno, quindi se qualcuno ha già qualche idea da sottoporre può farlo da subito mettendosi in contatto con il Comitato, per email o attraverso questo blog.


Paolo V.






martedì 15 marzo 2011

déjà vu


"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."


Elsa Morante


Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini...

venerdì 11 marzo 2011

Non chiederci la parola






















Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo


da Ossi di seppia, 1925
Eugenio Montale (1896-1981)

martedì 1 marzo 2011

In visita a Rivotorto di Assisi


Rigraziamo Padre Gianmarco e i suoi confratelli per la calda accoglienza ricevuta al Santuario di Rivotorto di Assisi durante la nostra recente visita.
Gli rivolgo personalmente i migliori auspici per la sua nuova missione nel cuore delle terre francescane e resto confidente che, complice il mare, che, come si nota subito, qui c’è e lì no (e sorvoliamo sui terremoti che ti prendono quando meno te lo aspetti come ci ha riferito padre Arcangelo), un po’ di nostalgia per la parrochia di Sant’Antonio ci sia.
Basta starci poco per capire che i muri del Santuario non separano dal mondo che c’è fuori, che anzi è ben presente all’interno. Semmai funzionano come un filtro che lascia passare solo le cose vere. Il rumore non interessa.


“...E in tale maniera il Signore è sempre presente con i suoi fedeli, come egli stesso dice: Ecco, io sono con voi sino alla fine del mondo".


Paolo V.