Questo non è il mio ideale di spiaggia. Però...
Essa ha due caratteristiche, una buona (molto buona), una meno buona.
E' libera, e questo è l'importante, perchè la spiaggia, quella vera, per definizione, deve essere LIBERA. Se no che spiaggia è?
E' un po' affollata. Però chi la frequenta non può negare il carattere internazionale del luogo. Vi incontro:
badanti russe, ucraine, moldave e sudamericane (per lo più over 60 sia per età che per taglia) con la giornata libera.
Famiglie di messicani ed equadoriani con ombrelloni e tavolini come noi negli anni 70 - 80.
Cinesi dei ristoranti omonimi.
Giapponesi (che ci fanno, boh?, intanto fanno il bagno).
Naturalmente una nutrita squadra di ambulanti africani e cingalesi con il loro piccolo commercio, ce l'hai cuscina? braccialetta, bandana?. Ed è davvero difficile non notare le somiglianze tra noi e loro.
E certo non manca una variegata compagine italiana: si va dal palestrato tutto depilato che si fa rosolare al sole, fino alla combriccola di pensionati che giocano a carte e ti sembra di averli visti lì da sempre.
Ma dove lo trovate un tale crogiuolo di popoli. Al Lido? Ma figuriamoci. Neanche a Formentera.
E poi il mare è subito profondo, come piace a me. Per la pulizia dell'acqua, certo è meglio al mattino.
Tre docce e baretto, e ci vado a piedi. A piedi capisci?! Con le ciabatte e l’asciugamano in spalla.
Il portafoglio lì certo non me lo fregano, neanche me lo porto.
Una spiaggia così è come la salute. Capisci quanto vale quando la perdi. Vi ricordate la spiaggia di Pra’, era la più grande di tutte le spiagge cittadine, e ora non c’è più. Brucia eh?
I'll protect you from the hooded claw
Keep the vampires from your door
When the chips are down I'll be around
With my undying, death-defying
Love for you.
Buona Estate a tutti.
Paolo V.
Paolo V.
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