giovedì 23 dicembre 2010

Nasce Gesù


Una lettera di Paolo T.

Auguri a tutti di Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Perché il Natale e il 2011 siano buoni anche per qualcun altro, chiedo a tutti voi di firmare una petizione per il servizio di affidamento che il comune di Genova non ha intenzione di rinnovare, per problemi di budget, e che si è dimostrato invece molto efficace.

Vi allego la mail con tutte le indicazioni per mettere la firma.

Cari amici,

spero non me ne vogliate se sfrutto tutti i contatti che ho per chiedere collaborazione su un problema importante.

Per motivi di bilancio il Comune di Genova ha deciso di non rinnovare il contratto ai 32 psicologi che da 14 anni seguono i bambini e le famiglie nei progetti di affidamento familiare.

Da un giorno all'altro le competenze passano alla ASL, che dovrebbe garantire la continuità del servizio assumendo 9 nuovi psicologi che relativamente all'affido familiare partono da zero. Un'operazione assurda.

Insieme ad altre famiglie affidatarie come noi, case famiglia e associazioni abbiamo costituito un gruppo (www.affidamento.net) e stiamo facendo la nostra parte perchè questa decisione venga rivista in modo da garantire la continuità dell'importante servizio psicologico per l'affidamento familiare a Genova.

Abbiamo iniziato una petizione on-line, che trovate qui:
http://www.petizionionline.it/petizione/no-alla-cancellazione-del-servizio-psicologico-nellaffidamento-familiare-a-genova/2866


Vogliamo raccogliere 1000 firme entro il 29 dicembre, data in cui incontreremo Comune, Regione e ASL3 in una tavola di confronto (spero costruttivo) per la soluzione del problema.

Non è facile raccogliere quel numero di firme in così poco tempo e per giunta sotto le feste, ma il 31 dicembre, se le cose non cambiano, sarà l'ultimo giorno di contratto per tutti i 32 psicologi che negli ultimi 14 anni hanno prestato la loro fondamentale opera nel servizio di affidamento familiare.


Di nuovo auguri a tutti, e trovate 5 minuti per una buona azione, in questo modo tanti bimbi avranno un Natale e un 2011 più sereni,
Paolo

martedì 7 dicembre 2010

Arte


Oggi volentieri ospitiamo l'invito all'inaugurazione della mostra di Valentina De Chirico che espone nei pressi della storica sede delle riunioni del Comitato (quante "discussioni" ci abbiamo fatto lì).
I nostri migliori auspici per la mostra. Del resto, un nome così dovrebbe essere già una garanzia.

Paolo V.

venerdì 10 settembre 2010

Per uniformità


Certo che, per come stanno le cose ora, questo palazzo è proprio fuori contesto. E' troppo alto rispetto al nulla che ha di fronte. Ora, non dico di abbatterlo, si potrebbe segargli almeno l'ultimo piano. Bisogna sentire cosa ne pensa il Comitato. Ciao Grazia!!

Paolo V.

sabato 3 luglio 2010

Elogio a Sturla Beach


Questo non è il mio ideale di spiaggia. Però...
Essa ha due caratteristiche, una buona (molto buona), una meno buona.
E' libera, e questo è l'importante, perchè la spiaggia, quella vera, per definizione, deve essere LIBERA. Se no che spiaggia è?
E' un po' affollata. Però chi la frequenta non può negare il carattere internazionale del luogo. Vi incontro:
badanti russe, ucraine, moldave e sudamericane (per lo più over 60 sia per età che per taglia) con la giornata libera.
Famiglie di messicani ed equadoriani con ombrelloni e tavolini come noi negli anni 70 - 80.
Cinesi dei ristoranti omonimi.
Giapponesi (che ci fanno, boh?, intanto fanno il bagno).
Naturalmente una nutrita squadra di ambulanti africani e cingalesi con il loro piccolo commercio, ce l'hai cuscina? braccialetta, bandana?. Ed è davvero difficile non notare le somiglianze tra noi e loro.
E certo non manca una variegata compagine italiana: si va dal palestrato tutto depilato che si fa rosolare al sole, fino alla combriccola di pensionati che giocano a carte e ti sembra di averli visti lì da sempre.
Ma dove lo trovate un tale crogiuolo di popoli. Al Lido? Ma figuriamoci. Neanche a Formentera.
E poi il mare è subito profondo, come piace a me. Per la pulizia dell'acqua, certo è meglio al mattino.
Tre docce e baretto, e ci vado a piedi. A piedi capisci?! Con le ciabatte e l’asciugamano in spalla.
Il portafoglio lì certo non me lo fregano, neanche me lo porto.
Una spiaggia così è come la salute. Capisci quanto vale quando la perdi. Vi ricordate la spiaggia di Pra’, era la più grande di tutte le spiagge cittadine, e ora non c’è più. Brucia eh?


I'll protect you from the hooded claw
Keep the vampires from your door
When the chips are down I'll be around
With my undying, death-defying

Love for you.

Buona Estate a tutti.

Paolo V.

venerdì 11 giugno 2010


E tu dov'eri il 30 settembre 1980? E il 26 gennaio del 1994? Sentito niente? Sai com'è, è un po' come quando fumi quella sigaretta che ti fa venire il cancro. Dì la verità: lì per lì non ci hai fatto nemmeno caso. E ora, anche se non ti piace per niente il programma che stanno dando, che strano, non lo puoi più cambiare. Non c'è il telecomando.

martedì 8 giugno 2010

Progress?



A me fa sempre tanta tristezza vedere un cantiere dove si martella, si rompe, si abbatte, per poi tirar su altri muri di cemento più o meno uguale a prima (se va bene). Davvero è questa l’idea di progresso che continuiamo a portarci dietro? Ci servono altre case? Non me ne vogliano gli architetti del Comitato. Ci servono altre macchine? Altri box dove metterle e altre strade dove cercare più o meno di farle muovere? Vado a sensazione perchè sono ignorante anche in Urbanistica, però c’è qualcosa che non va. Ci deve essere qualcosa che non va se tutti diciamo, anche sbagliando, era meglio prima. Noi non crediamo più nell’idea di progresso perchè quello che vediamo è un progresso falso. Davvero, come ho letto da qualche parte:” Se vogliamo continuare a credere nel progresso, se non vogliamo continuare a perdere occasioni, dobbiamo far progredire anche l'idea di progresso. Un progresso progredito è un progresso che sussurra, che non romba. E' un progresso in punta di piedi, non un progresso con i cingoli.” Io avevo capito così. Ora apro la finestra e capisco che avivo capito male.

Paolo V.

giovedì 20 maggio 2010

Per Amore


Ti ho vista seduta sui gradini davanti al mio giardino che piangevi disperata, in una mano il kleenex, nell'altra il telefonino attaccato all'orecchio.
Se piangevi sinceramente, mi auguro fosse per amore, e se era così, ne valeva la pena. Una signora si è fermata per consolarti. Ingenua, un pianto così è per sua definizione inconsolabile. Però ha consolato me sapere che esistono persone che sanno piangere così. Se c'è una possibilità di salvezza per questo mondo, ieri era in quel pianto.

lunedì 3 maggio 2010

Jurassic Park

Trovato niente ad Antigua. Vabbè (per ora) resto.
Resto ad assistere al triste spettacolo di una ex rimessa per autobus trasformata in una specie di giardino zoologico preistorico dove si aggirano possenti creature meccaniche ringhiose.
Brutto pinzone giurassico, dovrò guardare mentre sfasci tutto. Però ciò non è bello, forse neanche giusto. E comunque non mi piace.


Paolo V.

lunedì 19 aprile 2010

Antigua


La demolizione della "nostra" rimessa è iniziata. Piano piano, con le pinze idrauliche, non il tritolo. Però è iniziata. Addio rimessa. Sono convinto che la città vada intesa come organismo vivo e come tale è giusto che sia pronta a cambiare. Sta a noi cittadini (a chi se no?), indirizzare il cambiamento verso modelli che riteniamo migliori. Sono inoltre convinto che il Comitato abbia fatto un buon lavoro e che, per citare Bulow, "Noi abbiamo combattuto per quelli che c'erano, per quelli che non c'erano e anche per chi era contro...". E continueremo a farlo, perchè non sappiamo fare diversamente. E a chi ha ancora perplessità sul risultato posso solo proporre un gioco d'immaginazione: se qua ci fosse stato un quartiere residenziale, come da progetto, e ci avessero detto: "Ok, lo togliamo e ci mettiamo una rimessa di autobus. Contenti? Avrete più vista, e un po' di pazienza per qualche decina di motori diesel da 200 cavalli e 200000 Km che tutte le mattine vi metteranno in moto sotto le finestre." Dite che non avremmo fatto un bel Comitato per difendere la case?
E se questo non basta a convincere, non importa: l'esperienza che abbiamo fatto ha un valore in sè, indipendente dal risultato che abbiamo raggiunto.
Continuiamo a vigilare e non dimentichiamoci cosa siamo stati in questi due anni. Molti ci davano per spacciati prima di partire, ma l'impossibile è costituito dalle nostre preclusioni mentali...e, a volte, i miracoli accadono. Però i miracoli accadono solo a coloro che non gettano mai la spugna. Noi del Comitato siamo stati così per tutti, spero che ognuno di noi continui a esserlo anche per sè. Insomma. Bene così.
Ma allora perchè cazzo mi viene il magone ogni volta che torno a casa e vedo che la rimessa ha un pezzo in meno? Io non ce la faccio mica ad andare avanti a lungo così. Ora guardo un po' se ci sono offerte di lavoro interessanti ad Antigua (Mar dei Caraibi). Magari (magari) ci rivediamo tra qualche anno.

Paolo V.

mercoledì 3 febbraio 2010

Oh Yeah!!

Il Secolo XIX 02/02/2010

mercoledì 27 gennaio 2010

Meditate che questo è stato


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi
Se questo è un uomo

mercoledì 13 gennaio 2010

Radio19 a Boccadasse

Lunedi' 11 Gennaio il van di Radio19 era a Boccadasse, queste le interviste rilasciate da due dei nostri e da un residente del quartiere