venerdì 24 aprile 2009

E ora?


Che dire. Dopo otto mesi di incontri per stabilire una strategia comune, centinaia di volantini affissi ai portoni, migliaia di firme raccolte, un encomiabile volume di articoli apparso sui giornali, una serie ininterrotta di incontri con tutti i protagonisti. Che dire.
Finiamo qui?
Io dico di no. Davvero non dobbiamo abbassare la guardia ora. Avete visto, con due colpi di matita sono cadute le possenti torri di Botta. Può piacere o no, ma qui non c'è niente di scolpito nella pietra e naturalmente vale anche per noi. Intendo dire che dobbiamo ancora lavorare per il miglior risultato condiviso e poi vigilare sulla sua realizzazione, fino a procurarci un teodolite e tutti gli strumenti utili per misurare, e le competenze per farlo bene. Per intenderci, io auspico per noi la funzione di Osservatorio Permanente sul Cantiere. Di più, io auspico per noi la funzione di Osservatorio Permanente sul Quartiere. E' impegnativo e un po' superbo, ma vi rendete conto del valore di ciò che stiamo facendo? E non provate ora rammarico per le occasioni perdute in passato? Ne abbiamo a poche centinaia di metri. Io dico che c'è sempre una rimessa AMT a cui dedicare tempo e risorse per modellare il risultato finale. L'evoluzione del Lido sta procedendo a spron battuto, sarebbe davvero triste se lì nessuno si preoccupasse di fornire strumenti di confronto con gli abitanti come è stato fatto qui. Ed è interesse di tutti noi vigilare anche su quell'area.
Non si sta un po' meglio, indipendentemente dall'esito, quando si raggiunge un buon livello di conoscenza e partecipazione sulle cose che ci riguardano? Non si ha un po' meno paura a essere un gruppo unito e consapevole? Davvero, ora e in futuro, non perdiamoci di vista. Per il nostro bene.

Paolo V.

...superando quegli ostacoli
che la vita non ci insegna
solo per cercare di essere più veri
per guardare ancora fuori
per non sentirci soli...(Tiromancino)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Confesso che, nonostante la stanchezza e i momenti di nervosismo (dovuti solo al mio brutto carattere), mi è piaciuto vivere il mio territorio e fare parte del Comitato Uniti per Boccadasse.
E, poco modestamente, mi dà soddisfazione poter dire di aver dato il mio contributo per migliorare il quartiere dove vivo.
Sono d'accordo con te, Paolo, non è certo il momento di abbassare la guardia, ma forse è il momento per curiosare in giro, mettere il naso un po' oltre le tre strade (via Boccadasse, via A. da Brescia, via Beretta) e vedere se c'è "qualcosa" da ottenere per rendere il quartiere più vivibile o meglio per "armonizzare forma urbana e socialità".

Antonietta Sciutto

Anonimo ha detto...

Stavo aspettando l'occasione per ringraziare te e tutti gli altri membri del comitato, che pure non ho il piacere di conoscere.
Come hai giustamente espresso, non si deve abbassare la guardia proprio ora, considerati i risultati sin qui raggiunti e, d'altra parte, la brutta aria che tira a livello nazionale in tema di edilizia.
Andrea Bisi