mercoledì 24 giugno 2009

Maturità, ti avessi preso prima


Dedicato a tutti i ragazzi che faranno la maturità adesso. Dedicato a ciò che eravamo e a ciò che sarete.
Disperati ragazzi, Detesto quasi tutto di voi, i vostri tatuaggi anonimi e i vostri inguardabili piercing, gli orribili jeans a vita bassa che fanno vedere l'intimo di marca e una dieta inadeguata, il linguaggio volgare, la sostanziale maleducazione a cui vi abbiamo educati con l'aiuto della tv commerciale.
Io la maturità l'ho fatta tanti anni fa, quando tutti eravamo certi dell'esistenza di un futuro migliore, e questo aiuta molto. Altri tempi. Non scambierei nulla di ciò che è stato per me con la vostra generazione. Però, che ci crediate o no, stasera, la parte più ingenua di me, non riesce a non provare invidia per voi.
Paolo V.

...notte di sogni di coppe e di campioni,
notte di lacrime e preghiere,
la matematica non sarà mai il mio mestiere,
e gli aerei volano alto tra N.York e Mosca,
ma questa notte è ancora nostra, Claudia non tremare, non ti posso far male, se l'amore è amore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Paolo, come anche tu hai giustamente detto, i diciottenni di oggi purtroppo non sono da invidiare in generale.
Tanto meno il giorno dell'esame di maturità: io lo sogno ancora dopo venticinque anni e oltre.
Complimenti per il blog, ti seguiamo sempre.
Saluti alla famiglia.
Andrea B.