martedì 17 febbraio 2009

Ambaradan



Oggi pubblico la lettera consegnata nelle mani del Sindaco il 17 gennaio scorso durante un incontro con alcuni rappresentanti del Comitato. E' bene rileggerla ogni tanto perchè essa contiene in nuce l'espressione delle nostre idee sul destino dell'area, e di conseguenza di tutto il quartiere. Direi che ogni volta che ci vengono dubbi e si genera confusione sui nostri obiettivi conviene fare un piccolo ripasso.

Paolo V.

LETTERA APERTA AL SINDACO DI GENOVA
consegnata in occasione dell’incontro del 17 gennaio 2009

In occasione dell’incontro concesso dal Sindaco in data 17 gennaio 2009, il Comitato Uniti per Boccadasse, ormai ben noto alle Istituzioni, intende ribadire che, nelle aspettative dei residenti, di cui è portavoce, non vi è la pretesa che il proprietario realizzi nell’area ex autorimessa AMT un parco destinato a verde, bensì l’auspicio che il previsto complesso residenziale sia progettato nel rispetto della attuale identità del quartiere.
Il Comitato, nato spontaneamente tra i residenti di Boccadasse, vuole farsi portatore di tale richiesta al Sindaco, che, in più circostanze ha manifestato il Suo apprezzamento per una “partecipazione deliberativa della città” anche in merito all’assetto urbanistico di questa, garantendo un giusto equilibrio tra interesse pubblico e privato.
L’incertezza in merito a quanto verrà realizzato sull’area “ex autorimessa AMT di Boccadasse”, ha creato forti timori tra i residenti del quartiere che attendono di conoscere se, al momento, è stato o sono stati depositati progetti e quale è l’iter burocratico della conversione dell’area.
Se non è stato ancora depositato alcun progetto e quello “fatto circolare a mezzo stampa” è solo lo “schizzo” dell’ arch. Botta per la realizzazione di un condominio in un “generico quartiere” in una “ qualunque città”, il Comitato è ancora in tempo per chiedere al Sindaco di trasmettere alla proprietà ed al/ai progettista/i le aspettative/esigenze dei residenti del quartiere in previsione della riconversione dell’area.
Se, al contrario, il progetto/i sia/no stato/i depositato/i, il Comitato chiede al Sindaco quali siano le modalità per consentire ai residenti di far valere le loro opinioni in merito al futuro del quartiere.
Prima di arrivare ad un pubblico dibattito sarebbe opportuno che giungessero, alle istituzioni , alla proprietà ed al progettista, le richieste dei residenti per vedere realizzato un quartiere che, finalmente liberato dal peso di una autorimessa “antiestetica, fonte di rumori e inquinamento” possa valorizzare la propria identità locale sia dal punto di vista ambientale che sociale.
In sintesi: le nuove costruzioni dovranno rispettare le altezze medie degli edifici esistenti – non rapportandosi all’edificio più alto - (escludendo la realizzazione di porticati che creando spazi aperti – ricettacoli di sporcizia e cattive frequentazioni – camuffano innalzamenti impropri dell’edificio), consentire una buona viabilità del quartiere (ora sufficientemente appesantita dalle scuole e palestra di Via Cavallotti ), prevedere un adeguato numero di parcheggi a disposizione ed una giusta percentuale di area verde.
Le richieste dei residenti, di cui è portavoce il Comitato ed avvalorate anche da uno studio elaborato da tecnici del Comitato stesso, non sono “trascendentali”, e certamente non in conflitto né con gli interessi economici del costruttore né con le esigenze progettuali degli architetti.

Genova, 17.01.2009
IL COMITATO UNITI PER BOCCADASSE

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